Domenica 7 luglio ore 21.15, “Il Mio Nome è Caino“, interpretato da Ninni Bruschetta con Cettina Donato al pianoforte, andrà in scena a Gibellina per la 38esima edizione del Festival delle Orestiadi – direzione artistica di Alfio Scuderi.
Dopo il debutto del marzo scorso nella città dello Stretto presso il Teatro Savio, l’accattivante adattamento dal romanzo omonimo di Claudio Fava curato dallo stesso Bruschetta per la regia di Laura Giacobbe e la produzione di Maurizio Puglisi, ha recentemente incontrato il pubblico del prestigioso JazzitFest, il festival organizzato e prodotto dalla rivista specializzata Jazzit che quest’anno si è svolto a Pompei (NA). La rappresentazione è stata, inoltre, preceduta da un evento significativo organizzato dall’Osservatorio sulla Legalità di Pompei coordinato da Rosario Alfano, durante il quale Ninni Bruschetta e Cettina Donato hanno incontrato gli studenti del Liceo Scientifico “Pascal” per dare testimonianza del loro personale impegno civile nel campo delle arti a sostegno della legalità.
Con “Il Mio Nome è Caino”, la Compagnia Teatrale Nutrimenti Terrestri fa ritorno a Gibellina dopo 25 anni. Era il 1994 e Ninni Bruschetta firmava per le Orestiadi la regia de “I carabinieri” di Beniamino Joppolo, con la drammaturgia da lui stesso curata insieme a Francesco Calogero. L’attore e regista torna, dunque, a Gibellina 2019 ma in veste di killer, nell’interpretazione di un monologo in cui il testo drammaturgico si stringe e fonde alla partitura musicale, risultato di una sinergia artistica, tra regista, interprete e musicista, che può definirsi “sinfonica“. Quale esempio di teatro civile, “Il Mio Nome è Caino” offre numerosi spunti di riflessione sulla questione mafiosa vissuta dal punto di vista dell’assassino e ricorda, in modo originale, l’urgenza di raccontare di questo fenomeno come esercizio di memoria.
Dalle note di regia: “Caino è il killer di mafia che al comando ha preferito l’amministrazione rigorosa della morte, qualcosa che somiglia a un mestiere ma che è anche una impietosa chiave di lettura dell’universo mafioso e delle sue opache propaggini, un personaggio fuori dalla cronaca, costruito interamente all’interno della coscienza. Un “pensiero fuori posto” muove il suo racconto, assoluto, spietato, estremo, senza margini di riscatto. Fuori posto è anche il suo raccontare, a tratti straniato dalla vertigine dell’azione, oppure ingoiato dalla musica che lo sostiene, che improvvisa e improvvisando spinge Caino a cercare ancora un altro tono, un altro modo per dire, fuori tempo massimo, quando è troppo tardi per raccontare e tutto suona come una dolente deposizione resa a se stessi” – Laura Giacobbe
Si prospetta un luglio ricco di appuntamenti per la storica Compagnia dei Nutrimenti Terrestri, già avviato con la proiezione di “Visioni Private” al Taormina Film Fest nel 30esimo anniversario del film di Ninni Bruschetta, Francesco Calogero e Donald Ranvaud. Un momento di festa e di commozione quello vissuto giovedì 4 al Palazzo dei Congressi di Taormina per le “Visioni Private” che trent’anni fa incontrarono l’ampio favore del pubblico italiano e della critica di settore. Presenti alla proiezione, Francesco Calogero, Ninni Bruschetta, Maurizio Puglisi, Antonio Alveario, Maurizio Marchetti, Franco Cicero, Giovanni Renzo, Christian Bisceglia, Gigi Spedale. Il programma Nutrimenti di Luglio proseguirà con “Iliade” di Alessandro Baricco a cura di Blas Roca Rey al Festival del Teatro Classico di Formia (13 luglio), “Lo Scoglio del Mannaro” di e con Simone Corso al Festival dei Due Mari (20 luglio), e con “Legittima difesa” di Laura Giacobbe al Cortile Teatro Festival (22 luglio).