di Sławomir Mrożek
regia, ideazione luci e spazio scenico Roberto Zorn Bonaventura
con Giulia De Luca, Francesco Natoli, Gianfranco Quero e Michelangelo Maria Zanghì
Costumi Cinzia Preitano
aiuto regia Gabriele Crisafulli
collaborazione Monia Alfieri e Martina Morabito
locandina Riccardo Bonaventura
produzione Nutrimenti Terrestri e Castello di Sancio
Sinossi
“Su una piccola zattera in alto al mare, tre eleganti naufraghi, il grosso, il medio e il piccolo, si scontrano e dibattono su chi dei tre debba essere mangiato per salvare gli altri due. Tra surreali logiche politiche e tragicomiche tensioni psicologiche, si arriverà a una scelta. Ma è la scelta giusta? Siamo davvero sicuri che questa sia l’umanità che vogliamo?”
Note di regia
In alto mare è un testo feroce perché, attraverso la sua comicità surreale, e attraverso la metafora antica del naufragio come disgrazia che accomuna, ci restituisce residui di una umanità che si disumanizza istante dopo istante, cercando esplicitamente, sin dalla prima battuta, con logiche di prevaricazione e violenza, la vittima sacrificale che consenta ai due naufraghi che si nominano carnefici, una illusoria sopravvivenza che nella realtà è ancora un passo avanti verso la fine.Un testo che, a sessant’anni dalla sua uscita, è ancora clamorosamente attuale per i temi che pone: l’inconcludenza della politica, la falsità e l’opportunismo dei rapporti sociali, l’impossibilità di scappare da un mare metaforico che ci circonda, un mare che minaccia continuamente di inghiottirci. Un testo che ci ricorda crudelmente quanto siamo miseri e quanto avremmo potuto essere migliori. Lavorando con gli attori e i collaboratori, abbiamo trovato subito la nostra motivazione, quella necessaria per metterlo in scena: la continua devastazione del Teatro che, invece, nonostante i tentativi di assassinarlo, è sempre lì, che si rialza, zoppica e cammina. E indica la via.
Tournée
28-30 aprile 2023 | MESSINA, TEATRO DEI TRE MESTIERI