di e con Maurizio Marchetti e Tony Canto
regia Maurizio Marchetti
regista collaboratore Laura Giacobbe
musiche originali Tony Canto
e con Simona Vita al pianoforte
Antonio Vasta alla fisarmonica
Gianluca Scorziello alle percussioni
Massimo Pino al basso
costumi Cinzia Preitano
disegno luci Stefano Barbagallo
foto Giuseppe Contarini FotoinScena
grafica Angie Russo
ufficio stampa Marta Cutugno
prodotto da Maurizio Puglisi per Nutrimenti Terrestri
Note
Un sabato, di buona mattina, due maturi signori si incontrano in un giardinetto pubblico. Si tratta di due artisti falliti che, in quella che è la loro” ora d’aria” (come la chiamano a mo’ di carcerati), si conoscono, si confrontano, rievocano momenti del loro passato e del loro presente, sempre senza mai perdere di vista il predominio della creatura femminile da cui deriva in parte, ma solo in parte, il loro fallimento. Il confronto li porterà a ripercorrere brani poetici e musicali ed episodi tutti basati sull’inseguimento di un’anelata felicità rappresentata da una donna forse mai esistita. Ciò non impedisce ai nostri due personaggi di confrontarsi con tormentata leggerezza sulla nostra difficile attualità, dal femminicidio (“mi domando perché non si è ucciso prima lui, così almeno avrebbe primeggiato in qualcosa…”), alla crisi del cinema e del teatro italiano, passando attraverso la difficoltà dei giovani a trovare una loro collocazione nella società odierna, tra “workshop” e “fashion design” … Tony Maria e Maurizio Cateno (così si chiamano i due) si raccontano, confrontano le proprie vicende familiari e sentimentali, scoprendo man mano una solidarietà maschile che forse sfocerà in un’imprevista amicizia. Sviscerando, senza darsi alcuna scusa o giustificazione, tutti i limiti dell’”animale maschio”, che vive di complessi, menzogne ed ipocrisie, vittima di un’educazione che lo spinge a diventare la personificazione dell’incapace (per loro il maschio “non è vittima ma carnefice”) arrivano con amara rassegnazione alla conclusione che l’unica convivenza possibile per vivere meglio sarebbe tra persone dello stesso sesso. Attualità, misoginia e crudeltà fisiche e mentali spruzzate con un abbondante pizzico di umorismo, condito di ironia ed autoironia.
Tournée
11 NOVEMBRE 2022 | MESSINA | NUTRIMENTINPERIFERIA, AULA MAGNA RICEVUTO
13 NOVEMBRE 2022 | MESSINA | NUTRIMENTINPERIFERIA, TEATRO ANNIBALE DI FRANCIA
Galleria
Trailer
Rassegna Stampa
La recensione di Carmen Di Per fattieparole.it
[…] Maurizio Marchetti, navigato interprete teatrale, conosciuto al pubblico televisivo per la sua partecipazione a diverse fiction, è l’istrionico padrone della scena. Conferma le aspettative di alto livello, arrivando a toccare le corde emotive nei suoi monologhi, come nei versi teneri e struggenti del “Ricordo di Maria A.” di Bertolt Brecht, nel rimpianto della fugacità di un amore giovanile perduto e dissolto tra le nubi dei ricordi. Tony Canto, alla sua prima prova attoriale, segue lo stile e i tempi del maestro Marchetti, rivelando un’innata capacità, già insita in quel suo modo di fare musica che lo rende un cantastorie contemporaneo. Ruolo quest’ultimo immancabilmente presente anche nei pezzi musicali leggeri e incisivi, da lui stesso creati per la pièce. […] Insomma, una rappresentazione che merita una circuitazione nazionale. […] Leggi la recensione completa
La recensione di Rosalba Famà per Eco del Sud
[…] Un’analisi antropologica sul fallimento “dell’animale maschio” che nella pièce messa in scena da Maurizio Marchetti e Tony Canto dal titolo “Ma sì, dai…” si trasforma in divertente, scanzonato, ironico, serio e distaccato, amaro e coinvolgente racconto del vissuto di due sconosciuti che si ritrovano sulle panchine di un giardino pubblico. […] Il superlativo Maurizio Marchetti rende in modo brillante, derisorio, caricaturale il maschio fallito, lo fa saltando dal dialogo col bravo Tony Canto al monologo, al canto, al ballo tutto in chiave irridente, scherzosa, da burlone che, pur tra ricordi nostalgici e continue sorprese sul trascorso di entrambi, si rifugia nella musica per riconciliarsi col mondo attorno e con le storie ripescate nella memoria comune. […] Un’ora e mezza volata rapidamente. Fosse stato possibile, avrebbe meritato un bis almeno delle danze del dinoccolato Marchetti, cascante e brioso come un eterno goliarda; e degli accordi di Canto proposti con sottofondo delicato e melodie intramontabili. […] Leggi la recensione completa